Tragedia a scuola, una ragazza di 12 anni ha un malore in classe durante un'ora di lezione. La studentessa purtroppo non ce l'ha fatta, è morta all'ospedale Mayer.
Ha lottato per quattro giorni fra la vita e la morte e ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivata la notizia più drammatica, quella che nessuno avrebbe voluto mai sentire.
Non ce l’ha fatta la ragazza di 12 anni, studentessa di origini cinesi che frequentava la scuola media Malaparte di via Baldanzi: si è spenta ieri poco prima della 18 nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove era arrivata venerdì mattina in condizioni disperate.
Strappata per sempre ai suoi genitori, ai suoi familiari, ai compagni e agli amici. Ha lottato per quattro giorni, attaccata a una macchina, ma poi ha dovuto arrendersi.
Troppo profonda e grave l’emorragia cerebrale che l’ha colpita all’improvviso venerdì, poco prima delle 9, mentre si trovava a scuola, insieme ai compagni, in attesa di cominciare la lezione di educazione fisica.
Nessun segnale di avvertimento, nessun malessere precedente che facessero pensare a un problema tanto grave.
Poco prima di perdere conoscenza e cadere a terra, la ragazza ha avuto solo il tempo di dire ai compagni che le sedevano accanto a lei di avere un forte mal di testa.
Poi più nulla. Da quel momento la studentessa non si è mai ripresa nonostante i disperati tentativi di rianimazione eseguiti prima dall’insegnante di educazione fisica che si è precipitato a soccorrerla e le ha operato le prime manovre di rianimazione e poi dai medici inviati dalla centrale del 118.
I sanitari – sul posto è intervenuta un’ambulanza della Pubblica Assistenza – si sono accorti della gravità della situazione e hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso.
A quel punto la ragazza è stata trasportata d’urgenza al Meyer dove è stata ricoverata in rianimazione, senza più uscirne. L’emorragia era talmente profonda che non è stato possibile fare nulla, neppure tentare di operarla.
Ieri – dopo quasi quattro giorni di agonia – i medici hanno avviato l’iter per l’accertamento della morte cerebrale. Osservazione che dura sei ore.
el tardo pomeriggio è stato deciso di staccare il respiratore che la teneva in vita. Da che cosa possa essere potuta dipendere l’emorragia che l’ha colpita non è chiaro.
Quel che è certo, invece, è che fino a quel momento non aveva mostrato nessun malessere. Era tranquilla e spensierata come impone l’età.
"E’ una tragedia assurda, inspiegabile", dice fra le lacrime la preside, Paola Toccafondi, dopo avere appreso la triste notizia. "In accordo con la psicologa della scuola abbiamo avvisato i genitori dei ragazzi: saranno loro a comunicare ai loro figli quello che è successo.
Oggi, per chi vorrà venire a scuola, in classe ci sarà la psicologa. E’ una situazione terribile non solo per gli studenti ma anche per noi insegnanti. Rientrare in quella palestra sarà duro".
MORTO 20ENNE PRECIPITATO DA TETTO DI UNA SCUOLA E' morto Roberto Frezza, il ventenne che nella notte tra venerdì e sabato scorsi è precipitato dalla tettoia che sovrasta la scala antincendio di una scuola a Bagno a Ripoli (FIRENZE), l'Isis 'Gobetti Volta'.
Il ragazzo è deceduto nella serata di domenica all'ospedale fiorentino di Careggi dove era stato trasportato in condizioni apparse subito disperate.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che conducono le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Massimo Bonfiglio.
Il ventenne era insieme a un amico: i due si sarebbero introdotti nell'edificio scolastico che Roberto aveva frequentato prima di iscriversi alla facoltà di ingegneria; una volta in cima alla scala antincendio,
il ventenne avrebbe messo un piede nel vuoto precipitando per diversi metri. L'amico di Roberto è stato ascoltato dai carabinieri.
Forse i due, sempre stando alla ricostruzione degli investigatori, erano saliti in cima alla scala antincendio per scattarsi dei selfie e girare un video.
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