Livorno: era uscita presto per andare dal dottore. Ora la salma è a disposizione del magistrato

Livorno. Stava camminando, come spesso faceva, sul ponte di via dell’Uliveta. Abitava proprio lì dietro, in via della Valle Benedetta e tante volte usciva a piedi, per una passeggiata o per gli acquisti. Ma ieri mattina è stata travolta da un camion, che l’ha trascinata sull’asfalto per alcuni metri. Filippa Valenti aveva 88 anni ed è morta sul colpo. l’investimento È successo tutto ieri mattina, intorno alle 8.30. La signora Valenti si trovava lato città all’imbocco del ponte di via dell’Uliveta, quello in cui confluiscono le due ramificazioni di via della valle Benedetta. Non è chiaro in quale direzione stesse camminando, ma a un certo punto un camion l’ha investita e trascinata per alcuni metri. La donna è morta sul colpo e a nulla è servito l’intervento dei soccorritori inviati dalla centrale operativa del 118. i soccorsi All’incrocio tra via dell’Uliveta e via del Giaggiolo è arrivata un’ambulanza della Misericordia di via Verdi col medico a bordo e un mezzo della Misericordia di Antignano che trasportava anche l’infermiere. Purtroppo i volontari non hanno potuto fare niente per la donna e il medico del 118 ha dovuto constatare il decesso. Sul posto successivamente è arrivata anche un’ambulanza della Svs di via San Giovanni, col personale che si è occupato di chi era alla guida del camion, visibilmente sotto choc. la dinamica Dei rilievi si è occupata la polizia municipale di Livorno, che ha raggiunto il luogo dell’incidente con le pattuglie e che, successivamente, si è anche occupata di informare i familiari della vittima. E sono arrivati anche i vigili del fuoco. La parte di via dell’Uliveta interessata dall’incidente – il ponte e qualche altro metro di strada in direzione Padula – è stato circondato con il nastro bianco e rosso in modo tale da limitare la circolazione e permettere i rilievi. Gli agenti della municipale hanno effettuato i primi accertamenti funzionali a ricostruire la dinamica. Certa è la posizione della donna al momento dell’investimento: era sul ponte lato città. Per quanto riguarda il camion che l’ha travolta, invece, secondo i primi accertamenti sembra che il conducente del tir abbia svoltato a destra da via della Valle Benedetta per poi investire la donna con la parte sinistra del mezzo. L’uomo si sarebbe poi fermato più avanti, nel momento in cui ha capito che cosa fosse successo. la salma Dopo che la municipale ha concluso i rilievi, la salma della donna è stata trasportata ai Lupi da un mezzo del servizio di onoranze funebri della Misericordia di via Verdi. Adesso è a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’eventuale autopsia che la sostituto procuratore di turno Alessandra Fera potrebbe disporre. Filippa Valenti aveva 88 anni e viveva in una casa di via della Valle Benedetta, a pochi metri dal luogo dell’incidente. Era vedova e lascia la nuora Rossana, il figlio Matteo e due nipoti. La famiglia potrà organizzare il funerale una volta che il magistrato restituirà la salma ai parenti. «Filippa era una signora molto tranquilla, viveva sola e qualche volta andava fuori per comprare il pane. Stamani era uscita per andare dal medico. Purtroppo questa non è una bella strada». La testimonianza è della nuora di Filippa Valenti.

Il camion «Non l'ho vista, non l'ho vista». È ciò che il conducente del camion, il mezzo di una ditta che stava trasportando materiale da usare nell'edilizia, ha detto ai presenti. L'uomo, un uomo residente nel Pisano, dopo essere stato sentito dalla polizia municipale e sotto choc, è stato preso in carico dai volontari della Svs. Stando alle testimonianze, il conducente - unico passeggero del tir - durante i primi secondi immediatamente dopo l'impatto non si sarebbe accorto che aveva investito qualcuno. E quando se ne è reso conto si è subito fermato, sostenendo di non aver visto la donna. Come di norma, l'uomo è stato sottoposto all'alcol test e agli esami tossicologici, di cui sono attesi i risultati. E a suo carico la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, atto dovuto in casi come questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA  

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