La lotta al caporalato nel Foggiano
CERIGNOLA - «Dal Ministero 9 milioni di euro per la lotta al caporalato». Ad annunciarlo è il Comune di Cerignola, che evidenzia «il decreto ministeriale numero 55, firmato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando», con cui «sono stati assegnati 8.845.732,54 di euro nell’ambito dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - «Missione 5 Inclusione e Coesione», per prevedere il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo.
«Quella del caporalato - spiega l’assessore a Sicurezza e Legalità Teresa Cicolella - è una criticità che il nostro territorio è abituato da sempre a vivere e, negli ultimi anni, ha prodotto abbandono, condizioni di lavoro e di vita al limite e spesso anche morte. Tutto questo è il caporalato, a cui abbiamo deciso di dare battaglia in modo visibile come Amministrazione, perché il foggiano e Cerignola in particolar modo non siano più teatro di sfruttamento e di vite sommerse. Una somma importante – prosegue Cicolella - per continuare nel solco di una lotta che abbiamo iniziato fin dal nostro insediamento, e continua garantendo innanzitutto un tetto, condizione necessaria per una vita dignitosa a chi spesso è costretto ad alloggiare in soluzioni di fortuna o campi abusivi, che più volte hanno mostrato tutti i loro pericoli ed insidie».
«Siamo stati forse i primi in Italia - ricorda il sindaco Francesco Bonito - a istituire un assessorato contro il Caporalato, perché siamo convinti che siano proprio gli enti locali a toccare con mano, per primi, gli effetti degli insediamenti abusivi. Nel nostro territorio sono circa 500 i cittadini stranieri presenti: un numero che, in concomitanza con l’estate, tende a triplicare senza controllo. Dopo gli incontri in Prefettura, adesso partono le interlocuzioni con associazioni, cooperative, sindacati e con gli uffici tecnici per creare percorsi innovativi di contrasto ad un fenomeno così complesso».
Condividi le tue opinioni su
Il materiale localizzato, per forma e qualità, confermerebbe quella datazione, così come la confermerebbe anche la tipologia di àncora in ferro ritrovata esattamente nello stesso sito da Fabio Matacchiera
Oggi si è svolta la cerimonia in Prefettura
i più visti della sezione